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Fermare un attacco informatico. Piccole e grandi aziende che gestiscono informazioni di identificazione personale dei singoli cittadini adottano misure necessarie affinché garantiscano la protezione dei dati. Questa situazione è stata resa possibile con l’entrata in vigore del Regolamento Generale sulla protezione dei dati. Al di là di queste misure prese per proteggere i dati, i criminali informatici sono in grado di scovare debolezze e vulnerabilità in modo da intercettare dati. Basta veramente poco per fare in modo che un hacker professionista possa scoprire una falla o un punto di fragilità. Nel caso delle PMI è importante implementare dei sistemi di sicurezza che riescano a controbattere una simile offensiva.
Nel caso in cui gli hacker trovano un sistema vulnerabile nella tua organizzazione, potrebbero continuare a tenere in ostaggio dati, utilizzandoli a scopo personale oppure per estrarre criptovalute.
Vivere simili situazioni in un contesto aziendale non fa altro che indebolire la tua azienda. Con il GDPR. attacchi informatici possono anche comportare multe. Queste ultime sono salate, possono infatti raggiungere fino al 4%del fatturato annuo in caso di gravi violazioni. La maggior parte delle violazioni dei dati sono attacchi opportunistici contro aziende più piccole non preparate per un sofisticato attacco informatico.
Le multe però, in alcuni casi, possono essere evitate. Tre fattori possono incidere su un’ammenda ai sensi del GDPR:
1. La quantità di dati personali compromessa dalla violazione.
2. Analizzare quali passi ha intrapreso l’azienda per impedire che si verificasse la violazione, come ad esempio l’utilizzo di funzionalità di rilevamento. Questa fase è fondamentale poiché sancisce i giusti preliminari per una buona gestione del problema.
3. Quali passi ha intrapreso l’azienda dopo che si è verificata la violazione.
Se si vuole impedire che un’attacco informatico danneggi la struttura organizzativa della tua azienda non potrai basarti solo su tattiche di gestione tradizionale. Infatti è necessario essere in grado di implementare una strategia tale a prevedere e prevenire determinati tipi di attacchi. Quindi bisogna rilevare e rispondere a potenziali minacce per tempo. Nel caso di grandi imprese questo compito spetta a sezioni apposite; mentre le PMI è necessario dover acquisire competenze di base in tutte queste aree e soluzioni a supporto del personale IT.
La previsione diviene un momento di fondamentale importanza. Ciò comprende la necessità di scansionare i sistemi, identificare e reperire le minacce interne ed esterne, e successivamente riferire sui potenziali rischi. In questo modo si determinerà la propria capacità di rispettare normative come il GDPR, ma non solo, anche ottenere visibilità nella shadow IT.
Anche la capacità di difendersi da possibili attacchi informatici come malware, spam o truffe, rientra in questo contesto.
Ovviamente le soluzioni pratiche per riuscire a fronteggiare tali situazioni consistono nell’implementare dei sistemi di sicurezza, quali ad esempio i classici Antivirus, firewall o ancora reti VPN.
Quindi, il miglior consiglio per fermare un attacco informatico è quello di prevenirlo anticipatamente. A tal proposito è evidente che l’idea migliore consiste nello scegliere una rete VPN che sia a pagamento. Infatti esistono delle soluzioni valide anche gratuite, ma queste non sembrano essere poi così valide soprattutto per un’azienda.
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