Il termine root è il nome utente predefinito dell’amministratore di sistema. Vengono utilizzati come sinonimi amministratore, superutente o superuser.

Il termine “root” è il nome utente predefinito per gli amministratori di sistema. Il primo login creato su qualsiasi macchina diventa automaticamente questa persona, e sono responsabili di assicurarsi che tutti gli altri utenti abbiano anche l’accesso di amministratore in modo che non ci siano problemi quando qualcosa va storto con uno dei loro compiti legati direttamente o indirettamente attraverso i servizi che queste persone offrono per mantenere la stabilità all’interno dell’infrastruttura di un’organizzazione.

Questa parola inglese significa radice e sta ad indicare che l’amministratore è l’ unica persona che la il potere di alterare i file nella directory.

Può alterare qualsiasi file in una directory come meglio crede, e nessun altro ha accesso tranne se stesso o un altro amministratore che subentra quando la sua posizione diventa vacante.

Root: Caratteristiche

L’utente root è controlla completamente il sistema. Solo lui può attuare operazioni che per un utente standard non sono permesse.

Questo utente può fare tutto ciò che non è permesso ad un utente standard di accedere, come modificare i file di sistema o installare applicazioni da fonti esterne senza permesso, ma ha anche alcune restrizioni su quali programmi/caratteristiche il suo computer gli offre perché anch’essi hanno bisogno di privilegi secondo i loro rispettivi set di permessi.

L’utilizzo del root nei sistemi operativi

Sarebbe consigliabile non disporne nelle normali sessioni di lavoro, ma solo quando richiesto. Come quando si deve installare o aggiornare un programma, un driver o una impostazione di sistema.

Diversamente dal superutente, gli utenti standard hanno privilegi limitati per prevenire possibili danni accidentali. Questi non possono modificare i file essenziali per il funzionamento del sistema operativo.

A differenza del superutente, gli utenti standard hanno privilegi limitati. Un account utente standard ha accesso in sola lettura alla maggior parte delle funzioni di un sistema operativo e non può apportare modifiche senza il permesso dell’amministratore dall’interno di Windows o MacOS rispettivamente.
La mancanza di permessi avanzati spesso rende più difficile quando le cose vanno male perché non sarete in grado di fare nulla se non aspettare che l’IT pubblichi una correzione online.
Per esempio, cambiare la risoluzione dello schermo potrebbe richiedere una funzionalità a livello di amministratore, altrimenti conosciuta usando le tabelle ACPI che sono protette da crittografia, quindi anche se qualcuno mi desse la sua chiave non potrei usare queste informazioni a meno che non si fidasse di me per primo.

• A volte, viene impedito l’accesso diretto all’utente root nella versione grafica, per ragioni di sicurezza. Tuttavia alcuni tool di configurazione grafici necessitano di autenticazione root, che è richiesta dopo l’accesso come utente standard.

• In modalità testuale si può accedere all’utente root da una console di utente standard.

Ad ogni modo, ciascun sistema Linux, ha in esecuzione dei processi in modalità root, alla base del sistema operativo, nella fase di avvio e prima di arrivare all’autenticazione.

Sistemi Windows

Nei sistemi basati su Windows, il corrispondente è l’account administrator. Fino a Windows XP, è possibile creare un unico utente con i privilegi di amministratore.

Da Windows Vista l’ account amministratore di sistema è disattivato e nascosto. Lo si può comunque visualizzare e attivare.

Nei sistemi operativi monoutente non esiste il concetto di superutente, o di multiutenza, quindi l’utente, o il software, potrebbe compiere qualsiasi operazione sul sistema.

Terminologia

Soprattutto nell’ universo Android il verbo to root ha il significato di “assumere i privilegi di superutente”. Questa è un’operazione di modifica ai file di sistema. Dopotutto Il rooting è l’operazione con cui l ‘ utente diventa superutente e acquisisce i permessi che gli permettono di accedere a procedimenti avanzati.