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Privacy policy sito web. Sembra che tutti stiano parlando di privacy in questi giorni. Internet ha reso possibile alle aziende e agli individui di comunicare in modi che prima erano impossibili, ma tutta questa nuova trasparenza viene con i suoi svantaggi. Non solo perché stiamo leggendo tra le righe del nostro blog o forum preferito (anche se certamente queste cose contano), ma anche a causa di una crescente quantità di informazioni utilizzate dalle aziende sia online attraverso siti web’ webshops ecc, sia fuori.
Per mantenere la fedeltà degli utenti come si fa a bilanciare il dare loro ciò che vogliono senza tradire la loro fiducia?
È necessario avere una politica sulla privacy se si possiede o si gestisce un sito web. La politica è richiesta dalla legge e informa gli utenti su come i loro dati personali saranno utilizzati sul tuo sito. Ciò avviene anche quando si utilizzano strumenti di analisi web come Google Analytics.
Al fine di garantire il rispetto delle normative dell’Unione Europea (General Data Protection Regulation), ogni organizzazione che memorizza file elettronici contenenti record sensibili come le transazioni finanziarie ecc, ha bisogno di una copia aggiornata disponibile digitalmente. Questa è all’interno del suo ambiente di rete. In questo modo le persone siano consapevoli di quali informazioni danno attraverso le attività online. Ciò vale sia durante le procedure di registrazione ma anche in ogni momento durante la navigazione delle diverse pagine all’interno dei cataloghi stessi.
La nozione che il sito web di un’azienda debba essere conforme alla legge non è nuova per le aziende. Va da sé, tuttavia – se non volete che le vostre multe aziendali aumentino facendo errori sulla loro presenza e disponibilità online come richiesto dalla legislazione. Allora diventa imperativo per loro avere anche certi aspetti aggiornati correttamente come le leggi sulla privacy o le informazioni sui pacchetti di benefici per i dipendenti che includono cose come i piani di assicurazione sanitaria.
La legge italiana protegge la privacy delle comunicazioni elettroniche. La normativa più rilevante è il decreto legislativo n. 196 – 30/06/2003, con particolare attenzione agli articoli 13 (informazione) e 17 (trattamento che presenta rischi specifici).
L’obiettivo di questa disposizione è proteggere il diritto alla privacy dei cittadini. Quando si è in possesso di informazioni sensibili, è importante far sapere alle persone per cosa possono essere usati i loro dati e ottenere il consenso prima di usarli. In questo modo che si sentano a loro agio con noi che usiamo questi dettagli su di loro online.
Tale normativa è valida quando si presentano le seguenti disposizioni:
Il sito raccoglie dati sensibili quali: email, nome e cognome. Le informazioni sono raccolte per finalità “non esclusivamente personali” (si parla di “esclusivamente” quando si parla di persona fisica). Una società terza come Google o Facebook può anche trattare queste informazioni personali nei loro server con il consenso dell’utente rispettivamente secondo la legge europea nota come GDPR articolo 15(1). Questo dice: “dati personali significa qualsiasi informazione relativa ad una persona fisica vivente identificata”, mentre l’articolo 16 definisce le attività di trattamento indirizzo e-mail ecc, sono vietate dalla legge”.
Il controllore dei dati notifica agli utenti il motivo per cui le informazioni vengono raccolte, per quale tipo di utilizzo e se la loro fornitura è obbligatoria o facoltativa.I responsabili del trattamento dei dati devono informare i loro clienti/utenti sul motivo per cui le informazioni vengono raccolte, in modo che non siano inconsapevoli delle possibili conseguenze. Il primo punto che dovrebbe risaltare quando si forniscono questo tipo di dati d’uso sarebbe stato in relazione alla loro necessità; se qualcosa non ha bisogno di essere raccolto.
Allora le persone rifiuteranno il consenso di conseguenza, comprendendo anche quanto più difficile potrebbe essere la vita senza questi dettagli!
È importante fornire agli utenti informazioni chiare sul perché state raccogliendo i loro dati, su quale tipo di utilizzo sarà fatto e se hanno la possibilità di non condividere alcuna informazione. Dovete anche evidenziare che se qualcuno si rifiuta, ci potrebbero essere delle conseguenze per questa decisione che potrebbero colpirlo in molti modi!
Si può anche andare incontro a pesanti multe da parte del Garante della Privacy se questi elementi preliminari sono spiegati in modo incompleto, errato o falso.
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