MENU
SecurityHost
La rapida crescita nel mercato dei server x86 nel corso dell’ultimo anno ha portato buone notizie sia per Linux e Windows. Lo ha riferito la scorsa settimana la società di ricerca IDC.
Quello che non viene sempre preso in considerazione, tuttavia, è quanto stia diventando significativa la porzione di mercato dei server occupata da Linux. Considerando che gli invii di unità server Windows sono aumentati del 28,2 per cento nel secondo trimestre del 2010, il fatturato dei server Linux è cresciuto del 30.0 per cento. Arriviamo quindi ad un totale di 1,8 miliardi dollari rispetto al secondo trimestre del 2009. I server Linux ora rappresentano il 16,8 per cento di tutte le entrate del server, in crescita di ben 2,5 punti nel secondo trimestre del 2009.
Questo non è certo un caso; infatti Linux è decisamente più adatto per l’utilizzo su server di quanto lo sia Windows. In ogni caso, migliore della maggior parte di qualsiasi altro suo concorrente. Perché tutto questo?
I sistemi Linux sono ben noti per la loro capacità di funzionare per anni senza alcun guasto. Infatti, molti utenti di Linux non hanno mai avuto alcun problema. Questo è ottimo per gli utenti di ogni tipo, ma è particolarmente utile se hai una piccola e media impresa. Infatti i tempi di inattività possono avere conseguenze disastrose per la tua azienda.
Linux gestisce un gran numero di processi in esecuzione contemporaneamente decisamente molto meglio di quanto riesce a fare Windows. Questo, tende, infatti, a compromettere rapidamente la stabilità di Windows.
Tieni presente anche la necessità di riavviare il server. Infatti spesso e volentieri le modifiche alla configurazione di Windows in genere richiedono il completo riavvio del sistema. Questo causa inevitabilmente dei tempi di fermo della macchina. Mentre in genere non è necessario riavviare Linux. Puoi effettuare quasi tutte le modifiche alla configurazione di Linux mentre il sistema è in funzione e senza compromettere i servizi non collegati.
Allo stesso modo, mentre i server Windows devono spesso essere deframmentati, questa necessità è stata completamente eliminata su Linux. Lascia pure che i tuoi concorrenti sopportino i tempi di fermo che accompagnano Windows. Linux rimarrà sempre in funzione e potrai svolgere tranquillamente la tua normale attività.
Linux è anche intrinsecamente più sicuro di Windows, che sia su un server, un desktop o in un ambiente integrato. Ciò è dovuto in gran parte al fatto che Linux, che è basato su Unix, è stato progettato fin dall’inizio per essere un sistema operativo multiutente. Solo l’amministratore o utente root, ha i privilegi di amministratore. Inoltre solo pochi utenti e applicazioni hanno il permesso di accedere al kernel o ai profili degli altri. Tutto ciò mantiene il sistema modulare e altamente protetto.
Naturalmente, Linux viene anche attaccato meno frequentemente da virus e malware, e le vulnerabilità tendono ad essere trovate e risolte più velocemente dai suoi numerosissimi sviluppatori e utenti. Anche il cosiddetto bug del kernel denominato six-year-old che è stato recentemente fissato, per esempio – un caso estremamente raro nel mondo Linux – non era mai stato sfruttato da alcun hacker o software maligno.
Internamente, mentre gli utenti di un sistema Windows a volte possono nascondere i propri file all’amministratore di sistema, su Linux l’amministratore di sistema ha sempre una visione chiara del file system ed è sempre in grado di controllare il tutto.
Mentre Windows richiede in genere frequenti aggiornamenti hardware per accogliere le sue sempre crescenti richieste di risorse, Linux è leggero, ordinato, flessibile e scalabile, ed viene eseguito mirabilmente su quasi tutti i computer, indipendentemente dal processore o dalla architettura della macchina (componenti e periferiche installate).
Linux può anche essere facilmente riconfigurato per includere solo i servizi necessari ai fini delle tue necessità aziendali, riducendo così ulteriormente i requisiti di memoria, migliorando le prestazioni e mantenendo l’utilizzo più semplice.
Non possibile battere la convenienza economica di avere un server Linux, dal momento che il software è generalmente gratuito. Anche una versione enterprise che viene acquistata con supporto aziendale sarà più conveniente nel complesso rispetto a Windows o altri software proprietari, che comportano generalmente delle licenze basate sull’utente e una serie di costosi componenti aggiuntivi, soprattutto per la sicurezza.
Lo tesso discorso vale anche per la maggior parte degli strumenti e le applicazioni che possono essere utilizzate su un server Linux. I costi totali per licenza d’uso semplicemente non potrebbero essere abbassati di più.
Con Linux, non vi è alcun fornitore commerciale che possa cercare di vincolarti all’uso di certi prodotti o protocolli. Invece, sei completamente libero di combinare e scegliere ciò che funziona meglio per il tuo business.
Per concludere, ti basta sapere che con tutti i numerosi vantaggi che Linux offre per la gestione dei server, non c’è da meravigliarsi se i governi, le organizzazioni e le grandi aziende di tutto il mondo – tra cui Amazon e Google – si basano su questo sistema operativo open source, per i loro sistemi di produzione.
Le distribuzioni ovvero le versioni più utilizzate a questo scopo sono CentOS (o RHEL, la versione a pagamento da Red Hat sulla quale si basa CentOS), Slackware, Debian e Gentoo.